La Corea del Sud è stato uno dei mercati in più rapida crescita al mondo per le sigarette elettroniche, attirando l’attenzione dei principali produttori internazionali. Nel 2019 i casi EVALI negli USA hanno contribuito ad inasprire la posizione del governo, che ha messo seriamente in dubbio gli effetti del vaping sulla salute e che ha commissionato degli studi che potrebbero portare a un divieto totale.
Il mercato
A giugno 2019, secondo Euromonitor, la Corea del Sud era il secondo mercato al mondo dopo il Giappone per i prodotti del tabacco riscaldati, per un valore di $ 1,7 miliardi; le sigarette elettroniche sono meno popolari però di altri prodotti, rappresentando il 13% del mercato del tabacco.
Le sigarette elettroniche contenenti nicotina sono classificate come prodotti del tabacco, quindi la loro vendita è vietata ai minori di 19 anni. Dal 2015 è vietato fumare in ambienti interni come ristoranti e bar.
Le sigarette elettroniche non contenenti nicotina sono considerate prodotti di consumo.
L’allarme del ministro della Salute 2019 e le sue conseguenze
Alla fine del 2019 il ministro della Salute Park Neung-hoo, citando i casi EVALI negli Stati Uniti, ha consigliato alle persone di smettere di usare sigarette elettroniche a causa dei crescenti problemi che si prospettavano per la salute. Park ha detto che il governo avrebbe accelerato i propri studi per determinare se ci fosse una base scientifica per vietare la vendita di e-liquid con nicotina. I risultati dell’indagine erano attesi per il giugno 2020.
Un portavoce del governo ha aggiunto che se l’indagine evidenziasse rischi significativi, il governo potrebbe revocare le licenze di vendita dei produttori di sigarette elettroniche.
Solo un giorno dopo l’avvertimento del governo, la principale catena di punti vendita GS25 ha interrotto le vendite di prodotti da vaping con aromi di Juul Labs e dell’azienda sudcoreana KT&G.
Successivamente, l’esercito sudcoreano ha annunciato il divieto di utilizzo e possesso di e-liquid nelle sue basi.
Il forte aumento delle accise
Ad oggi le accise sugli e-liquid sono la somma di diversi contributi (tassa sanitaria, tasse di consumo, ecc.) per un totale di 1.799 won/ml ($ 1,60); per le cartucce usa e getta e i pod, viene applicata anche una tassa sui rifiuti di 24,2 won ($ 0,02) per 20 cartucce.
A settembre 2020, il Consiglio dei Ministri ha approvato un piano per la revisione della legge nazionale sulla promozione della salute che consentirebbe al governo di imporre una tassa sanitaria speciale di 1.050 won/ml ($ 0,90) sugli e-liquid,, raddoppiando quindi i 525 won/ml attuali.
Il ministero della Salute ha proposto inoltre di aumentare l’imposta speciale sui consumi dagli attuali 370 won a 740 won/ml.
Le modifiche entreranno in vigore il 1 gennaio 2021, previa approvazione parlamentare.