Riforma della tassazione dei prodotti del tabacco in UE

2025-11-20T15:27:22+01:00 Novembre 20th, 2025|Autorità, Mondo, Normative|0 Commenti
Reading time: 3 mins

Riforma della tassazione dei prodotti del tabacco in UE: cosa cambia (davvero) per aziende e mercato

Se approvata, la nuova direttiva sulle accise inizierà ad applicarsi dal 2028, alzando i minimi europei e includendo anche i “nuovi” prodotti nicotinici. Ecco una guida pratica — pensata per produttori, importatori, distributori e retailer — per capire la proposta della Commissione (luglio 2025) e prepararsi per tempo.

Percorso storico
Il 9 dicembre 2024, 16 Stati membri hanno chiesto di modernizzare la TTD includendo i nuovi prodotti. Nel maggio 2025 una successiva lettera, firmata da 15 Paesi, ha sollecitato la Commissione a presentare senza ulteriori ritardi la proposta di revisione.
Il 16 luglio 2025 la Commissione europea ha quindi presentato la proposta di rifusione della Tobacco Taxation Directive (TTD). La proposta amplia il perimetro della direttiva includendo anche sigarette elettroniche e nicotine pouches, introducendo aliquote minime per questi prodotti.
Restano comunque le preoccupazioni di alcuni Stati e delle diverse filiere relativamente al possibile impatto su industrie locali, inflazione e contrabbando.
La Direttiva 2011/64/UE (TTD) ha armonizzato struttura e minimi di accisa su sigarette e tabacchi da fumo, ma non copre adeguatamente e-cigarette, tabacco riscaldato e nicotine pouches. La Commissione, nel solco dell’EU Beating Cancer Plan, ha proposto nel 2025 una revisione profonda con entrata in vigore prevista dal 2028.

Perché la necessita revisione

  • Divergenze tra Stati: ampi gap di tassazione alimentano shopping transfrontaliero e distorsioni di mercato.
  • Nuovi prodotti senza cornice comune: trattamenti fiscali disallineati per e-liquid, heated tobacco, pouches.
  • Obiettivo salute pubblica: prezzi più alti dovrebbero portare ad un consumo più basso, soprattutto tra i giovani.

I pilastri della proposta 2025

  1. Estensione dell’ambito
    All’interno della TTD sono compresi e-cigarette, tabacco riscaldato, altri tabacchi lavorati e nicotine pouches, con definizioni uniformi e nuovi minimi di accisa. 
  2. Aumento dei minimi UE e indicizzazione
    • Minimi più alti su tutte le categorie.
    • Aggiornamento dinamico: indicizzazione all’HICP (inflazione UE) ogni 3 anni + correttivo PPP (potere d’acquisto) per ridurre i divari nazionali.
    • Convergenza graduale (fino a 4 anni) per prodotti oggi meno tassati (cigarillos, trinciato, acqua da narghilè, heated, ecc.).
  3. Controllo del tabacco greggio
    Estensione dell’EMCS (tracciabilità accise) anche al raw tobacco per monitorare movimenti intra-UE e ridurre infiltrazioni nel mercato illecito

 

Impatti pratici per gli operatori

Produttori, distributori e retail

  • Rivedere pricing, mix e margini considerando l’aumento dei minimi e la scala temporale di convergenza.
  • Compliance di filiera: estendere sistemi di track & trace interni in vista dell’EMCS per il raw tobacco.
  • Cross-border: la convergenza dei minimi mira a ridurre lo shopping transfrontaliero e le distorsioni tra punti vendita di confine.

Nicotine pouches

  • Ingresso nel perimetro accise con definizioni dedicate e minimi UE: servirà adeguare etichettazione fiscale, pricing e contratti di distribuzione.

 

Tempistiche e percorso istituzionale
L’applicazione dal 2028 è quella proposta dalla Commissione; l’effettivo calendario dipenderà dall’esito dei negoziati in Consiglio (che richiedono l’unanimità) e dalla trasposizione negli ordinamenti nazionali.

  • Proposta Commissione: luglio 2025.
  • Entrata in vigore stimata: dal 2028, con periodi transitori (es. 4 anni per alcune categorie) per la piena convergenza dei minimi.
  • In parallelo: valutazione del più ampio quadro di controllo del tabacco (TPD + pubblicità), con esiti attesi Q2 2026.

 

Nota sulla revisione della Tobacco Product Directive (TPD)

Secondo le ultime indiscrezioni la nuova TPD è “pianificata” per l’adozione nel Q1 2026 (tempistica già slittata più volte). Altre analisi prospettano una conclusione della revisione a metà 2026. In ogni caso, le scadenze restano incerte e ancora da valutare concretamente.
Ad oggi (novembre 2025) la Commissione sta ancora lavorando alla valutazione del quadro TPD e della direttiva pubblicità; secondo le ultime indiscrezioni la proposta è “pianificata” nel Q1 2026 (tempistica già slittata più volte). Altre analisi prospettano una conclusione della revisione a metà 2026. In ogni caso, le scadenze restano incerte e ancora da valutare concretamente.

Scrivi un commento