La tutela dell’ambiente e la gestione sostenibile delle risorse sono ormai pilastri imprescindibili delle politiche europee. Per affrontare sfide come l’aumento dei rifiuti, lo spreco di materiali e gli impatti legati all’uso degli imballaggi, l’Unione Europea ha sviluppato nel tempo un quadro normativo coerente, che mira a favorire la transizione verso un’economia circolare.
In questo contesto, due direttive assumono un ruolo centrale: la Direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE, modificata dalla 2018/851)e la Direttiva sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio (94/62/CE modificata dalla Direttiva (UE) 2018/852).
La prima rafforza la gerarchia dei rifiuti e la responsabilità del produttore; la seconda promuove la riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi, favorendone riciclo e riutilizzo. Queste Direttive concorrono in modo sinergico all’obiettivo europeo di un’economia circolare, in cui gli imballaggi sono progettati, prodotti, distribuiti e smaltiti in modo sostenibile.
Queste direttive sono di interesse per produttori e distributori perché introducono obblighi vincolanti in materia di gestione degli imballaggi e dei rifiuti, cui è necessario conformarsi per operare sul mercato europeo.
In questo primo articolo ci concentreremo sul tema dell’etichettatura ambientale, come disciplinata dalla direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, mentre nel prossimo articolo approfondiremo il principio di responsabilità del produttore.
Per etichettatura ambientale si intende l’insieme delle informazioni riportate sull’imballaggio di un prodotto che servono a identificare i materiali di cui è composto e a indicare al consumatore le corrette modalità di raccolta e smaltimento. In altre parole, è uno strumento obbligatorio che consente di rendere trasparente la destinazione finale degli imballaggi, facilitando la raccolta differenziata e assicurando la conformità alle prescrizioni di legge.
Attualmente, in Europa, non esiste ancora una disciplina armonizzata a livello comunitario per l’etichettatura ambientale degli imballaggi, ma diversi Stati Membri hanno introdotto obblighi specifici attraverso proprie normative nazionali.
Questa frammentazione normativa rende complesso il quadro per le imprese che distribuiscono i propri prodotti in più Stati Membri: è fondamentale verificare caso per caso i requisiti nazionali, e predisporre un etichettatura ambientale conforme al mercato di destinazione.
Per questo, Trusticert s.r.l. ha redatto un elenco dettagliato e aggiornato di normative europee sull’etichettatura ambientale. L’elenco è accessibile qui.
TRUSTICERT supporta produttori e distributori nell’adeguarsi agli obblighi normativi europei in materia di imballaggi e rifiuti. Possiamo guidarvi passo dopo passo nell’interpretazione delle direttive e nella corretta applicazione degli adempimenti previsti.
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